Ghenga del Fil di Ferro + Guacamaya + None + Fever 48

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One Night Stand + D-Rod presentano i nuovi dischi al C.S.A. Godzilla!

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TUTT* LIBER*!

La lettura delle motivazioni di condanna inerenti ai “fatti di Pistoia” dell’ottobre 2009, non può far altro che confermare la palese matrice politica e repressiva insita nell’operato di forze dell’ordine e magistratura.

L’inconsistenza delle tesi d’accusa, abbinata alla scarsa e quasi ridicola indifendibilità delle prove addotte, tra testimoni chiave d’accusa simpatizzanti e frequentatori di Casa Puond, riconoscimenti sbagliati, evidenze ignorate (persino testimoni d’accusa legittimati a mentire poiché “permalosi”…) e clamorose farse processuali, lascia enormi dubbi sull’effettiva colpevolezza dei 5 compagni condannati dalla corte Pistoiese (a fronte di una singola assoluzione) e chiarisce, se possibile, ancor più la barcollante messinscena maldestramente orchestrata dai cosiddetti “tutori dell’ordine”.
I dubbi erano emersi copiosamente già all’epoca dei fatti, con Digos e Polizia da subito convinti della responsabilità (in merito all’aggressione alla sede fascista di Casa Pound Pistoia) di un gruppo di compagni tranquillamente impegnati, ad alcune centinaia di metri, in una partecipata assemblea sul tema della costituzionalità delle ronde.
Da li i primi arresti, le prime identificazioni. Quello che è poi seguito, è stato un mero tentativo di allargare e legittimare un quadro distorto e fallace dei fatti, un quadro che ha portato, nei mesi, ad altri arresti, perquisizioni, a quasi un anno di arresti domiciliari e misure cautelari per quei compagni “pescati a caso” mentre svolgevano la propria assemblea.
Il processo, durato più di un anno, si è poi semplicemente limitato ad ignorare ogni dubbio, o prova evidente, capace di far crollare le tesi di accusa.  Ha semplicemente, non senza difficoltà, confermato il disegno d’insieme inventato dalla Digos Pistoiese.
Del resto, la semplice dimensione dei provvedimenti iniziali non lasciava dubbi sulla realtà delle cose. Un totale di 7 arresti, mesi di carcere, arresti domiciliari e misure cautelari, la vergognosa richiesta di condanna del PM (9 anni di galera per “Devastazione e Saccheggio”, reato contestato in rari casi quali il Vajont, o situazioni di ordine pubblico con interi quartieri distrutti, miliardi di danni e pesanti incidenti con le forze di polizia) ed infine la sentenza di primo grado, con 5 condanne a 2 anni di reclusione e circa 10.000 euro di risarcimenti. Tutto questo per danni da poche centinaia di euro, senza feriti ne “devastazioni o saccheggi”.
Le motivazioni della sentenza appaiono dunque quali epilogo di una storia già pregna, sin dal principio, di dubbi e perplessità.
Ovvio l’interesse (da parte di quegli stessi poteri sempre pronti a foraggiare spazzatura come Casa Pound e camerati vari) politico nel reprimere, come in decine d’altri casi, il sorgere e proliferare di assemblee e gruppi spontanei, autonomi ed autorganizzati.
Ovvio l’interesse politico di proseguire sulla strada del terrore, fra la violenza della repressione e la distruzione dei legami sociali, tra le manganellate e la criminalizzazione del diverso o dell’immigrato, in un contesto nazionale segnato dalla crisi del lavoro, della casa e dell’istruzione.
In questo quadro si comprende come, ignorando ogni logica di bene sociale, la forze repressive s’incentrino nello schiacciare ogni forma di lotta, di alternativa reale, ogni forma di organizzazione del dissenso.
Come CSA Godzilla esprimiamo quindi la nostra piena solidarietà ai compagni e le compagne colpiti dalla repressione, unitamente alla richiesta della loro piena assoluzione.
LIBERTA’ PER TUTTI I COMPAGNI E LE COMPAGNE! LIBERTA’ PER I CONDANNATI DI PISTOIA!

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Mombu + Charlie Atomix

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Nati down cane + Piscio sangue + In fin di vita @ C.S.A. Godzilla

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BREAKOUT DIVISION + BTWEEN @ C.S.A. Godzilla

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La casa è un diritto! Basta sfratti!

Il CSA Godzilla comunica la massima solidarietà a tutti gli sfrattati e le sfrattate della città di Livorno.
In una città segnata dalla crisi, consumata dalla politica dell’amministrazione, il dramma sfratti ha raggiunto dimensioni gravissime, con centinaia e centinaia di famiglie senzatetto, senza alcuna garanzia o misura atta a fronteggiare la pesantissima emergenza abitativa.
A Livorno, l’amministrazione preferisce spendere centinaia di migliaia di euro per inutili percorsi partecipativi, preferisce spartire la torta (svendendo all’assicurazioni gli immobili pubblici) del profitto tra tutti i gruppi di interesse ad essa affiliati, preferisce, infine, cavarsela con futili e ridicole promesse invece di affrontare seriamente ed efficacemente una questione della massima urgenza.
A fronte di questo, di un potere rivolto al suo esclusivo tornaconto, l’unica risposta risiede nella lotta e nella riappropriazione diretta!

LA CASA E’ UN DIRITTO!!!

C.S.A Godzilla.

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Comunicato sulle “uova al tegamino”

Non vogliamo entrare in merito alla faccenda che si commenta da sola, chi sia stato e perchè, ma certe dichiarazioni che sono uscite sulla stampa meritano di essere commentate.

Per prima cosa ci rallegriamo che Giovanni Pardini della CISL si lamenti che dalle 8 di mattina si sia messo a staccare figurini. Un po’ di sano lavoro non fa male a chi non c’è abituato, e pensare che c’è chi è metalmeccanico e vede il suo lavoro messo a rischio dagli accordi di certi sindacati.

Ci fa sorridere inoltre Strazzullo della CGIL che si domanda come mai abbia avuto dei FIGURINI attaccati sulla sua sede visto che la CGIL è sempre al fianco dei lavoratori, nonostante non si sia peritato a condannare, sempre a proposito di uova, gli iscritti alla FIOM livornese.

Restiamo sconcertati da Francesca Cantini della UIL, che vede nell’accaduto un segnale di “scarsa democrazia”, sarebbe interessante capirne il motivo, ma pensiamo sia un messaggio preimpostato che certi personaggi inviano in automatico qualsiasi cosa succeda. Ce li immaginiamo alla riunione di sindacato così: “figurini di uova? O cosa si risponde?”, “mancanza di democrazia e intolleranza, così non si sbaglia”, “ma sono figurini di uova!!”, “Ma uova cattive, cattive e soprattutto antidemocratiche!”. Qualcuno le spieghi che non c’è democrazia senza dissenso.

Tutti si preoccupano molto, figuriamoci, tutti segnali più che preoccupanti, ma probabilmente quello che preoccupa è che ci siano persone non strumentalizzabili, “con una cultura e mezzi tecnici”, come dice il buon Pardini della CISL. Eh già.. a Livorno non ci sono più le pecore ignoranti di una volta.

Mentre il commissario Basettoni, l’ispettore Zuzzurro, e dice pure il tenente Kojak raccolgono impronte digitali, ci domandiamo se in tempo di crisi la questura debba sprecare soldi di tutti in questo modo.

C.S.A. Godzilla.

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Nasty Cats + Causa @ C.S.A. Godzilla

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Duff + Biffers @ C.S.A Godzilla

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