Ora Basta, Su la testa!


Nel pomeriggio di ieri, un corteo di più di 2000 tra lavoratori, studenti, precari, famiglie e semplici cittadini, è pacificamente sfilato per le vie del centro.
La manifestazione, organizzata da decine di sigle comprendenti Collettivi e Centri Sociali, Sindacati di Base, Partiti e Associazioni, aveva l’obbiettivo di ribadire, nel giorno della vergognosa celebrazione della sconfitta Nazi-Fascista di El Alamein, la nostra critica alla politica economica del governo. In un momento di crisi economica e sociale gravissima, provocata dalla criminale politica dei padroni e pagata col sangue e la miseria da parte di un proletariato precarizzato massacrato da disoccupazione, licenziamenti, morti sul lavoro e cassaintegrazioni, il governo reputa giusto e necessario spendere 29 MILIARDI DI EURO per l’acquisto di armi di distruzione (caccia-bombardieri e elicotteri d’attacco), alla faccia delle cosiddette missioni di pace e dei falsi miti del militare italiano (con missili e carriarmati) “amico della popolazione”…
Il corteo, che via via si è ingrossato con l’aggiungersi di decine e centinaia di passanti, ha avuto come prima tappa l’affissione di uno striscione sulla ex-caserma “La Bagna” in via Grande. Striscione richiedente la riconversione (in una città salassata dal dramma-sfratti) delle caserme abbandonate in case popolari, come promesso e ovviamente mai fatto dal Comune.
Seconda tappa è stata l’affissione di uno striscione contro la repressione sul terrazzo del Comune, teatro giovedì sera di una vergognosa e gravissima scena (quando decine d’agenti antisommossa e agenti in boghese, hanno impedito con la forza ad un corteo studentesco d’affiggere uno striscione al termine di un corteo blindato dalle forze dell’ordine ma svoltosi senza alcun incidente).
Successivamente, il corteo ha proseguito il suo percorso nel centro cittadino, riscuotendo applausi e adesioni dalle centinaia di livornesi presenti.
Al termine del corteo (scioltosi regolarmente in piazza Attias), vi sono state poi decine di interventi da parte delle varie realtà partecipanti, interventi di lotta sul lavoro e nel sociale, interventi di denuncia nei riguardi della repressione politica e mediatica.
In questo clima di repressione e terrorismo politico, di sfruttamento e precarietà, quella di ieri è stata la riprova, in un momento d’estrema difficoltà, che la città di Livorno ha rialzato fieramente la testa!


QUESTO E’ SOLO L’INIZIO!!! IN OGNI SCUOLA, FABBRICA E QUARTIERE!!!


C.S.A. Godzilla.

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